Lavoro dei carabinieri Crystal tower. Ricostruiti i ruoli, equilibri e obiettivi della “famiglia” legata al mandamento di andatura di Rigano ma e al notabile Frank Cali, abbattuto negli States nel marzo del 2019. Tra gli episodi contestati alcuni tentativi di taglieggiamento, furti, danneggiamenti e un “occhio” continuamente rivolto verso appalti e imprese
Ci sono gli incontri segreti nelle case di operazione, gli emissari della onorata societa americana arrivati da New York e accolti insieme un pariglia di grammi di cocaina in una villa verso Mondello, ci sono i furti, i danneggiamenti e i tentativi di ricatto. E un “occhio” sempre appoggiato verso appalti e imprese. Sono soltanto alcuni degli elementi emersi nello spazio di le indagini eseguite dai carabinieri che questa mane hanno bloccato dieci persone per Torretta, bambino centro del Palermitano al di sotto l’influenza del mandamento di appassito di Rigano e collegato alla pretesto di Cosa nostra durante il ruolo proposizione nel ritorno mediante Italia degli “scappati” posteriormente la seconda antagonismo di mafia con i corleonesi guidati da Toto Riina.
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Frammezzo a gli indagati dell’inchiesta Crystal Tower ci sono Raffaele Di Maggio, prodotto di Giuseppe (adagio Piddu i Raffaele, scomparso nel 2019), Ignazio Antonino Mannino, Calogero Badalamenti, Lorenzo Di Maggio, Calogero Caruso (aforisma Merendino) e Filippo Gambino. Su disposizione del gip mediante nove vanno con gattabuia nel momento in cui il decimo ai domiciliari (Calogero Caruso). Dalle indagini avviate per assentarsi dal 2018, in fondo il c rdinamento della verso distrettuale antimafia, dal anima investigativo dei carabinieri, e sporgente “un saldo completo della positivita mafiosa ambiente caratterizzata da una fedele, quantunque incruenta, scontro interna nell’ambito della quale emergevano soggetti appartenenti verso fazioni storicamente slegate attraverso loro”, spiegano gli investigatori.
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Nel moto delle indagini e condizione possiblie determinare i contatti per mezzo di il mandamento di avvizzito di Rigano ma e dimostrare il relazione unitamente “esponenti di spicco della onorata societa statunitense, capace di climatizzare gli assetti criminali torrettesi e di risiedere fonte – si legislazione durante una aspetto – di tensioni in occasione dell’omicidio del omertoso Frank Cali, voce della famiglia Gambino, verso marzo 2019”. Gli interessi della classe nondimeno non si spingevano magro agli States, nondimeno erano concentrati di solito nell’area compresa con Palermo, Capaci, spartitraffico delle Femmine e Carini, se gli indagati avrebbero cercato di abituare la propria ascendente condizionando gli appalti e il faccenda delle imprese legate all’edilizia, all’agricoltura e all’allevamento.
Prima del commissariamento del consueto di Torretta (energico dal prudenza dei ministri ad agosto 2019 e tuttora con estensione) la “famiglia” avrebbe per di piu stremato volgere le scelte dell’Amministrazione e la gara elettorale alle elezioni comunali del 2018. L’attivita investigativa ha permesso poi di ripristinare “gli incontri riservati organizzati nelle zone rurali tra gli affiliati”, appena colui registrato la serata del 21 novembre 2021 a casa di Raffaele Di Maggio, “fra le figure verticistiche della classe mafiosa torrettese”, alla parvenza anche di “Ignazio Antonino Mannino, Calogero Badalamenti e il genitore di Calogero Christian Zito, verso cui pende un ordine di cattura”.
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Per uno di questi incontri ha partecipato di nuovo un rappresentante stimato da New York, prelevato all’aeroporto da due fratelli imprenditori e ospitato mediante una lussuosa dimora verso Mondello. “Nel stagione sbaglio sull’isola, l’uomo ha partecipato a una adunata – spiegano dal controllo provinciale – insieme Raffaele Di Maggio avvenuta il 3 ottobre 2018 a Torretta”, seguita da un “successivo convegno nella striscia di Baucina”. Eta anzi movimento da Torretta, insieme obiettivo New York, il figlio di unito degli indagati all’indomani dell’omicidio di Frank Cali. Una cambiamento arrivato durante America “si relazionava anche mediante elementi – ricostruiscono i carabinieri – ritenuti aderire alla ambiente associazione mafiosa. Rientrato dal giro, il ragazzo riferiva il tempo di profonda angustia creatosi dopo la morte di Frankie Boy esprimendo le proprie valutazioni sul erede alla maestro della complesso americana”.
L’approfondimento inquisitivo svolto nel difficoltoso ha accordato infine di “registrare – concludono dal Comando – diversi tentativi da parte del associazione di rivendicare somme di averi o prossimo da brandello di diverse vittime. Entro questi emerge un esperimento di estorsione accompagnamento da diversi atti intimidatori, consistiti in piccoli furti e danneggiamenti, nei confronti di un impresario campestre palermitano, inseritosi nella zona di Torretta e all’istante avvicinato dalla consorteria, in quanto sin da improvvisamente ha mostrato la propria supporto e ha denunciato le pressioni subite”.
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“L’operazione Cristal Tower – ha aforisma il sindaco Leoluca Orlando – rappresenta l’esito di un’azione investigativa prestigioso, verso la come esprimo apprezzamento ai Carabinieri del guida meschino di Palermo e alla controllo distrettuale antimafia, affinche ha messo per bagliore e scardinato le attivita criminali di un mandamento storico di bene nostra palermitana. E la conferma del avvenimento cosicche la cosca non governa oltre a la metropoli pero e al momento dono. Al contempo, tuttavia, e capitale custodire alta l’attenzione”.